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Dichiarazione dell'artista
 

Porelli ha iniziato la sua esperienza espressiva come pittore, diplomandosi all'Accademia di Belle Arti di Roma, per poi dedicarsi alla scultura in ceramica in risposta a un'esigenza di fisicità, volume e materia cromatica. Secondo Porelli, "ho sempre utilizzato la figura antropomorfa come metafora della realtà, una fusione di esperienza personale, aspetti percettivi e idiomi storico-artistici".

Con la sua scultura, Porelli vuole offrire accesso a una dimensione archetipica del reale, condensando nel suo linguaggio visivo contaminazioni surrealiste, proliferazioni pop e simbolismi arcaici. Le invenzioni antropomorfe che elabora producono un effetto di straniamento della figurazione, creando assurdità iconografiche e una nuova mitologia del presente. Con il suo repertorio umano, Porelli sottolinea le criticità dell'umanità contemporanea e tutti i fenomeni che sottendono la società, tra cui l'insostenibilità della civiltà come modello di sviluppo e la sua incompatibilità con la natura.

La sua scultura diventa esempio di eclettismo culturale e nomadismo storico, rappresentando stilisticamente la globalizzazione espressiva della creazione. Oltre alla pittura, l'opera di Porelli trova nella ceramica la sua tecnica espressiva d'elezione, sia per il legame di questo materiale con le radici ancestrali dell'uomo, sia per la sua versatilità, che gli offre l'opportunità di esprimere concetti attuali, moderni e contemporanei.

Sculture realizzate principalmente con stampi a colaggio o a pressa, tratte da statuette storiche o scansioni 3D di individui contemporanei, servono da pretesto per realizzare una trasformazione e giungere a un "soggetto scultoreo" che sia al tempo stesso individuale e originale. Una costante delle variazioni che spingono le sculture verso una continua rigenerazione è il tentativo di stabilire la gamma stroboscopica dell'essenza umana. Un prolifico gruppo di opere complementari

si formano figure che riempiono il vuoto tra due poli opposti dell'esistenza.

Le figure di Porelli sono un esempio di pura creatività che esprime un incessante impulso alla scoperta delle infinite sfumature di cui si compone il misterioso mondo della realtà. Sono un grandioso esercizio di metamorfosi, transitorietà e relatività del processo creativo, che attraverso un processo inverso converte lo stereotipo in archetipo.

9 Over-Stimulated 2010, gres smaltato, 51h x 28 x 14 cm, 7 libbre._edited.jpg
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