Paolo Porelli

"Ethos: Keramikos 2022"
5 febbraio-18 aprile 2022
Museo di Palazzo Doebbing
Sutri, Italia
(Italiano sotto)
Porelli lavora su una scultura antropomorfa come metafora della realtà, incrociando la sua esperienza personale, le dimensioni percettive e i linguaggi della storia dell'arte. Con la sua scultura Porelli vuole dare accesso alla dimensione archetipica della realtà, condensando contaminazioni surrealiste, proliferazioni pop e simbolismi arcaici nel suo linguaggio visivo. Le invenzioni antropomorfe che elabora determinano uno straniamento della figurazione, creando un'iconografia assurda e una nuova mitologia del presente. Ogni scultura, la cui matrice è un modello tridimensionale, è modellata secondo uno stampo stereotipato che poi, con l'intervento dell'artista, riacquista la propria individualità compiendo un viaggio a ritroso verso un archetipo concettuale.
Porelli lavora ad una scultura antropomorfa come metafora della realtà̀, attraversando l'esperienza sua personale, dimensioni percettive e linguaggi della storia dell'arte. Con la sua scultura Porelli vuole osare accedere alla dimensione archetipica della realtà̀, condensando nel suo linguaggio visivo contaminazioni surrealistiche, proliferazioni pop e simbolismi arcaici. Le invenzioni antropomorfe che elaborano determinano uno straniamento della figurazione creando degli assurdi iconografici e una nuova mitologia del presente. Ogni scultura la cui matrice è un modello 3-D è foggiata in uno stampo stereotipo che poi con l'intervento dell'artista riacquista una propria individualità facendo un percorso a ritroso verso un archetipo concettuale.

